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Che bello quando un NO diventa SI!

La Dottoressa Auguria racconta la ripresa delle attività di Terapia del Sorriso all’Ospedale Bambini Gesù di Roma e di un incontro molto speciale…

Continua bene la ripresa del lavoro in chirurgia all’Ospedale Bambino Gesù. È un reparto in cui difficilmente si incontrano gli stessi bambini di settimana in settimana, ma a volte capita. A me è capitato con Alice*, bimba di 4 anni oncologica.

Al nostro primo turno di rientro abbiamo bussato alla sua stanza: il papà ci ha accolti con grande entusiasmo ma lei ha detto in maniera molto ferma che non gradiva la nostra visita. Abbiamo accolto il suo “no” e salutato lasciando una stellina che la notte le facesse compagnia illuminandosi.

La settimana successiva Alice era ancora lì, ma era nel pieno del sonno e quindi abbiamo solo salutato il papà con un bacio dalla porta. La volta successiva vediamo che è stata spostata dalla stanza singola a una doppia: ci affacciamo, già pronti a ricevere un bel rifiuto. E invece tutto cambia: iniziamo un gioco sulla porta in cui appariamo e scompariamo. Lei inizia a interessarsi. L’altra bambina con cui condivide la stanza è molto divertita e partecipa al gioco.

Alice lascia quello che stava facendo e si concentra su di noi. La sua compagna di stanza inizia a ridere di gusto. La risata, si sa, è contagiosa. Alice e Giulia* ridono insieme e, una volta avuto l’ok per entrare da parte di entrambe, inizia un intervento di quelli che lasciano il segno, nei bambini, nei genitori (la mascherina copre le bocche, ma non gli occhi lucidi!) e anche su di me e Spilungotto, che usciamo da quella stanza stanchi ma rigenerati.

Anche ieri Alice ci aspettava: ha riso come una matta nonostante un fastidioso sfogo cutaneo dovuto ai medicinali. Si è distratta e per un po’ non ha pensato al prurito. Che bello quando un “no” diventa “sì”!

 

*Nomi di fantasia

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